Ebook: segnali dal presente

In queste ultime settimane il mondo degli ebook è stato in continuo fermento. Diversi accadimenti recenti confermano che il libro digitale sta raggiungendo la propria maturità e conquistando sempre più lettori fidelizzati, da prodotto di nicchia destinato esclusivamente agli early adopters qual era.
La prova arriva da una costellazione di notizie, un insieme di segnali dal futuro... che forse sarebbe più corretto definire segnali dal presente, vista la crescita impetuosa del settore. 
Il primo di questi riguarda un annuncio risalente agli ultimi giorni del maggio scorso. Amazon Italia ha riferito che il titolo Inferno di Dan Brown ha venduto per la prima volta in un solo giorno più copie digitali di quelle cartacee.
Prima di meravigliarsi troppo, occorre contestualizzare. È vero che stiamo parlando delle vendite digitali di un libro rispetto a quelle fisiche, ma solo in riferimento a quelle effettuate sul sito di Amazon.it. Inoltre, a dare man forte alla distribuzione Kindle di Inferno è intervenuta una particolare scontistica della casa americana, provocando di fatto uno svantaggio per la corrispondente versione fisica.
Ciò non toglie che si tratta di un segnale importante, perché quello che è accaduto in questa sorta di esperimento non mancherà di attirare l'attenzione delle case editrici e degli operatori del settore. Anzi, sarà facile veder cogliere la palla al balzo da diversi emulatori, per tentare un lancio diverso dei propri titoli e cercare di scatenare contemporanemente il passaparola sul web.
Passando al mercato degli ebook più in generale, un altro dato interessante riguarda il numero di libri oggi disponibili per la lettura digitale rispetto a quanti erano presenti sugli scaffali virtuali circa 12 mesi fa. Da maggio 2012 a maggio 2013 gli ebook acquistabili da uno dei numerosi store digitali italiani sono più che raddoppiati, andando a coprire quasi il 10% di quelli a disposizione nelle tradizionali distribuzioni retail. Si tratta in questo caso di un segnale quantitativo più che qualitativo, ma che indica l'assestamento di un forte gruppo di lettori digitali, che in precedenza poteva solo essere ipotizzato.
Nonostante ciò, la strada è ancora lunga da percorrere. Se consideriamo che i lettori digitali in Italia sono circa il 3% dell'intero parco fruitori e confrontiamo il dato con gli altri Paesi (Usa, GB, ma anche Francia e Germania), capiamo quanta resistenza sia ancora presente sul campo. Volendo vedere  il dato da un'altra prospettiva e tenendo conto di quanto emerso finora, potremmo affermare che per gli scrittori digitali la strada sembra comunque promettente, visto che permane ancora moltissimo spazio di crescita.
Infine, l'ebook è entrato ufficialmente nella seconda prova di maturità 2013, in particolare quella assegnata ai maturandi del Liceo Linguistico. Il titolo da svolgere riguardava il concetto di capolavoro in letteratura e come questo possa sopravvivere ai tempi della lettura digitale. Non riapriamo qui questo discorso (già affrontato con molti strascichi e non poche polemiche in uno dei post precedenti). Il tema fa comunque riflettere i ragazzi sui risvolti del nuovo modello distributivo elettronico, ribadendo contemporaneamente il segnale agli addetti del settore. Sono ancora troppi i professionisti incerti rispetto ad una vera e propria integrazione sinergica del proprio modello di business, soprattutto riguardo le nuove opportunità offerte dall'integrazione della lettura tradizione e di quella digitale. 

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