Molti di noi si stavano abituando alla comodità e alla semplicità di uno store online come Amazon localizzato in lingua italiana? Ebbene, la festa sembra finita ancora prima di cominciare, perché da settembre entrerà in vigore la legge Levi, una normativa che prevede il blocco degli sconti sulla vendita di libri.
La politica, facendo uno sgambetto al mercato, ha deciso che gli sconti sui libri sono profondamente sbagliati. Guai a chi volesse offrire libri cartacei, magari difficilmente reperibili in libreria a causa delle limitate tirature di stampa, ad un prezzo di copertina scontato più del 15%. Potrebbe esserci il rischio concreto di una maggior diffusione della lettura in Italia, pratica da condannare subito e in modo esemplare.
E per non scontentare nessuno, tale blocco viene imposto dal soviet anche sulla vendita degli ebook! Così, mentre si predica la necessità di liberalizzare i mercati e di snellire la burocrazia per agevolare l'uscita dell'Italia dalla crisi, si vessano i pochi mercati che possono ancora offrire una ventata di modernizzazione e d'innovazione alla nostra stanca penisola.
Arrivati a questo punto, sarebbe bello poter dire che si tratta di semplice letteratura; un racconto di mezz'estate di derivazione orwelliana, un pesce d'aprile fuori stagione per tenere attivo l'interesse dei lettori.
Purtroppo l'entrata in vigore della norma al 1 settembre 2011 ci riporta alla nuda e cruda realtà.
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