Contenuti 2.0: come sarà il web del futuro?

C'è un filo rosso che collega molte delle notizie uscite negli ultimi giorni; si tratta di eventi che hanno avuto una notevole attenzione mediatica, ma che finora sono stati presi in esame come singoli fenomeni piuttosto che come parte di un grande cambiamento di paradigma. Vediamoli insieme velocemente.
1° Vodafone blocca l'utilizzo di alcune specifiche applicazioni sulla rete internet (la più famosa è Skype), chiedendo il pagamento di un corrispettivo specifico per poter usufruire dei servizi Voip. Qui trovate la ripresa del Corriere della Sera a riguardo, dove potete approfondire la questione.
2° AOL, noto fornitore di accesso web americano, offre 315 milioni di dollari per l'acquisizione dell'Huffington Post, di seguito l'articolo del Sole 24 Ore.
3° Infine, la Apple rifiuta un'applicazione targata Sony per la lettura di ebook sui propri dispositivi, qui la rirpresa su La Stampa. Si crea un precedente che potrebbe mettere in forse anche il software Kindle per iPhone ed iPad.
Perché questi tre avvenimenti sono così importanti e perché sono da collegare tra di loro? La mia opinione è che si tratta di segnali dal prossimo futuro a cui dovremmo prestare molta attenzione. Le nuove industrie digitali stanno riposizionando i propri business, diventando fornitori di contenuti piuttosto che fornitori di accesso ai contenuti.
Questo significa che il valore dei contenuti è divenuto determinante per la nuova industria digitale, dove l'informazione assume un valore centrale a scapito dell'hardware. Allo stesso tempo, le grandi compagnie che gestiscono l'infrastruttura di internet vedono un significativo aumento dei propri costi per il sostentamento del traffico dati di nuova generazione, mentre servizi sempre più evoluti abbattono i ricavi (esattamente quello che fa skype quando permette chiamate estere gratis oppure a pochi centesimi).
E' chiaro che questo cambiamento non potrà essere indolore, pertanto possiamo aspettarci una battaglia sempre più asserragliata fino a quando non emergerà un vincitore tra i due contendenti. A quel punto, il web potrebbe aver completato la sua transizione verso il 2.0, assumendo un aspetto molto diverso rispetto a quello conosciuto ed utilizzato attualmente.

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