Ebook: quanto può guadagnare un autore di ebook? Molto!

La notizia è circolata ieri, probabilmente un po' in sordina. Ma è di quelle destinate a cambiare le carte in tavola di un mercato editoriale che non è mai stato così dicotomico. L'editoria agli inizi del nuovo secolo da un lato evidenzia tutte le difficoltà della crisi e dall'altro butta il cuore oltre l'ostacolo sfruttando le innovazioni dell'editoria digitale.
Per chi ancora non lo avesse capito, ci stiamo riferendo al caso di Amazon e di Stieg Larsson: il primo autore a vendere ufficialmente un milione di copie in formato ebook negli Stati Uniti. Il destino è stato piuttosto crudele con lui: il giornalista ha ottenuto un successo straordinario con tre suoi libri nei primi dieci più scaricati da Kindle, ma non ha mai potuto goderne visto che è venuto a mancare nel 2004 per un attacco di cuore, prima che i suoi capolavori fossero pubblicati.
Una vera rivoluzione nel campo delle pubblicazioni digitali perché dimostra a tutti la nascita di un mercato dell'editoria digitale maturo, di consumatori che hanno superato la fase dell'early adopter per divenire fruitori quotidiani del libro digitale. Soprattutto [non sfuggirà ai nostri amici lettori ed editori] stiamo parlando di un mercato all'interno del quale è possibile fare business editoriale con grandi numeri, proprio come è sempre avvenuto nel cartaceo.
Certo aver venduto più di tre milioni di ebook reader aiuta parecchio. In Italia la strada è ancora lunga, ma la direzione è ormai segnata. D'altro canto, non si tratta di una sorpresa per molti analisti ed esperti del settore editoriale (il sottoscritto ha pubblicato più di qualche post a riguardo). 
Ma se vi stavate chiedendo quanto può guadagnare un autore di successo grazie agli ebook e ora cominciate a sognare cifre con numerosi zero sul conto corrente, dovrete però fermarvi a considera un aspetto non di poco conto. La diffusione degli hardware per lettura di ebook in Italia è ancora agli esordi e piuttosto primitiva rispetto agli U.s.a., sebbene l'Apple iPad abbia sicuramente rotto una grande barriera psicologica iniziale verso l'utilizzo di questi sistemi.
E non si tratta neanche di una difficoltà dovuta al digital divide, come si poteva inizialmente pensare. Le grandi catene della GDO che si occupano di elettronica hanno gli scaffali pieni di ebook reader e dispositivi di lettura digitale. A frenare il mercato restano per ora gli editori, che al contrario di quanto sta avvenendo nel mercato americano sono meno avvezzi ad un mercato troppo aperto e concorrenziale come quello digitale e temono di perdere le quote di mercato acquisite piuttosto che di guadagnare nuovi spazi.
Per il momento non ci resta che consolarci guardando cosa succede oltre oceano, nella consapevolezza che presto o tardi il futuro del libro digitale diverrà presente anche da noi.

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