Dopo il clamore iniziale, Google Edition sembrava essere una delle tantissime iniziative legate all’editoria online destinata ad arenarsi nei meandri delle dispute sui diritti d’autore. Gli editori tradizionali hanno infatti da lungo tempo diverse remore (ed alcuni contenziosi) nei confronti di Google, perché asseriscono di non ricevere una giusta percentuale di compenso dalla monetizzazione dei contenuti operata dal motore di ricerca.
L’alternativa legale a pagamento era pertanto destinata al mondo degli ebook reader, grazie ad accordi specifici stipulati dagli editori con i gestori delle piattaforme.
Proprio quando quest’ultimo ostacolo sembrava ormai insormontabile, ecco arrivare il colpo di scena! Google annuncia in pompa magna che Editions sarà disponibile a partire dall’estate, e si presenterà come una vera e propria alternativa a quanto creato sinora da Amazon ed Apple, i due maggiori dealer di contenuti digitali presenti attualmente sul mercato.
L’editoria online scopre così una modalità differente di fruizione dei contenuti, non del tutto sconosciuta ad onore del vero visto che la possibilità di acquistare e consultare online delle opere letterarie era già stata offerta sul web attraverso servizi come Scribd.
La vera differenza risiede probabilmente nella forza del player che è sceso definitivamente in campo in questo settore. Le sinergie potrebbero essere davvero molte, a partire dall’integrazione di Google Editions con i tablet di nuova generazione dotati di sistema operativo Android.
La consultazione di libri e contenuti editoriali in mobilità potrebbe fornire un importante contributo al settore editoriale, che sta attraversando attualmente una delle maggiori crisi nella propria storia. Google Editions fa un ulteriore passo avanti in questo senso, offrendo la possibilità di acquistare e consultare qualsiasi tipo di pubblicazione direttamente all’interno del proprio browser web.
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