L'iPad ed il mercato editoriale 2010

Proprio mentre cominciavano a formarsi nella mia testa alcune teorie sul perché qui in Italia si faccia tanta fatica a convertire i propri portafogli editoriali in digitale, ecco che esce un articolo davvero illuminante ad opera di Macity sui problemi che potrebbe creare il nuovo tablet della mela in Giappone. Mai l'introduzione di una novità tecnologica aveva portato tanto scompiglio sinora come sembra stia avvenendo nel mercato editoriale del 2010.
Ed il sospetto è che qualcosa di molto simile si stia verificando anche in Italia, dove gli editori tradizionali fanno a gare negli annunci ma latitano nel lancio di questo fine mese.
Fare il punto è piuttosto semplice: l'iPad è uno strumento che permetterebbe una progressiva eliminazione dei tradizionali canali di distribuzione editoriale, fattore rilevante in mercati tradizionalmente chiusi o rigidi, come quello italiano giapponese. Basti pensare a quanti libri scolastici cartacei non saranno più stampati in futuro (quale studente si porterà masochisticamente sulle spalle "I promessi sposi" quando l'intero volume e molti altri saranno contenibili in 600 grammi di tavoletta digitale). Per non parlare delle possibilità, offerta a molti autori, di bypassare il tradizionale circuito editoriale, diventando editori di se stessi. La realtà è che pubblicare il proprio libro su iBook potrebbe presto diventare un gioco da ragazzi, come già avviene per piattaforme simili (si pensi ad esempio a Lulu.com).
Non ci sarebbe troppo da stupirsi pertanto se, nonostante gli annunci, i contenuti italiani presenti in iBook faticassero ad arrivare in quantità e qualità. Il problema reale è la prospettiva per molte case editrici di trovarsi costrette un domani a dolorose faticose riconversioni, perché a tutto si può sfuggire tranne che al futuro.


Molla tutto e pubblica il tuo libro!

Nessun commento:


Smetti di perdere tempo! Resta aggiornato sulle guide per monetizzare la tua arte!

E' Gratis:


!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->