Un piccolo terremoto... o se preferite un accenno ad una vera e propria possibile rivoluzione nella fruizione dei contenuti giornalistici online. In questo blog abbiamo seguito la vicenda delle notizie a pagamento (capeggiata da Rupert Murdoch) da vicino per molto tempo, ora sembra che le cose propendano decisamente a favore di chi vorrebbe un modello commerciale in ottica pay per view.
Ieri sera è apparsa su tutti i principali media e siti d'informazione la notizia storica per il marketing culturale online: dopo un'accesa diatriba, Google News farà pagare ai propri utenti l'accesso alle news, quando queste saranno consultate per un numero superiore ai cinque link.
Il tutto con una candida quanto inaspettata ammissione: «Siamo coscienti che creare contenuti di qualità non è facile e spesso è costoso».
Ora la palla passa ai fruitori. Vedremo in che modo la prenderanno gli utenti della rete, abituati ormai da molti anni a fruire delle notizie in modo del tutto gratuito o comunque a non dover sborsare un centesimo per notizie che già dopo i primi minuti risultano vecchie ed antiquate.
Questa scelta scuoterà sicuramente il mercato, ed i trend ipotizzabili sono davvero molti. A partire dalla creazione di cartelli tra aggregatori di notizie sino alla rinascita dell'importanza dei blog, che in un contesto di notizie a pagamento continuerebbero a fornire informazioni in modo del tutto gratuito.
Come sempre, al mercato spetterà l'ardua sentenza.
Nessun commento:
Posta un commento