Amazon Kindle: è più importante il contenitore o il contenuto?

La domanda del titolo non è solo una provocazione ma una normale deduzione dopo il polverone sollevato recentemente da Amazon.com. Alla base della diatriba, una lettera inviata dal portalone leader mondiale della distribuzione di libri online. La freccia avvelenata è stata scagliata contro tutti quei siti che permettono la condivisione di ebook su Kindle, il lettore di libri digitali più famoso del mondo.

A raccontare la notizia in modo esaustivo, tra gli altri, vi è un ottimo articolo a cura di Punto Informatico, di cui vi consiglio la lettura per approfondimento.

Ciò che è importante a mio parere sottolineare non è tanto il fatto che un leader di mercato tenti di conservare la chiusura della propria piattaforma distributiva (in modo da massimizzare gli utili derivanti dalle vendite editoriali), quanto la battaglia che si instaura all’orizzonte tra i grandi Store Digitali mondiali.

A livello di marketing culturale, si tratta di uno spostamento epocale del potere di distribuzione e vendita, dalle mani delle corporazioni creative a quelle dei possessori di canali distributivi.

Fattore, quest’ultimo, in grado di dare una grossa mano agli autori indipendenti, che in precedenza erano tagliati fuori dal normale ciclo di produzione culturale. Un segnale debole in grado di dare una indicazione molto forte di quello che potrà accadere in futuro, ma solo per chi possiede la giusta vision su come si sta evolvendo la cultura grazie ad internet.

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