Il sito dell'Ansa (di rimando da un articolo del NYT) annuncia che Google Book Search ha reso disponibili per la consultazione virtuale completa oltre 500.000 titoli (!). Si tratta di un numero notevole, anche se comprende libri sui quali i diritti d'autore sono effettivamente scaduti.
La notizia è comunque importante per lo studio dei trend di marketing culturale, soprattutto in virtù dell'accordo raggiunto nell'Ottobre del 2008 dal portale americano con alcuni editori ed autori, che avevano denunciato la presenza illegale di propri libri. La volontà di tutelare in modo intransigente i propri diritti d'autore ha trovato un soft landing quando il motore di ricerca ha promesso di aumentare le vendite dei libri cartacei grazie al proprio software.
In base all'accordo stipulato con le case editrici americane, Google verserà il 6% degl'introiti derivanti dal servizio, in cambio della possibilità di continuare ad alimentare il progetto con nuovi documenti.
L'editoria si incammina così proprio all'interno di quel percorso delineato in un post precedente e caratterizzato da accordi e partnership con grandi portali online, per trovare nuove entrate in grado di calmierare l'emorragia di profitti derivanti dalle vendite di copie stampate.
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