Trends Digitali e Culturali per il 2011

Il 2010 si è rivelato un anno di grandi cambiamenti per la cultura digitale italiana. Dalla discesa in campo delle case editrici tradizionali nel mercato degli ebook all'abbattimento dei prezzi dei prodotti digitali, dall'affermazione della televisione digitale terrestre come standard universale sino alla discesa in campo di nuovi ed agguerriti distributori online come Amazon.com. Il 2011 promette di consolidare in modo ancora più incisivo alcuni dei trend appena elencati, e di portare sul nostro territorio delle novità che lasceranno il segno. Quello che segue è un elenco di alcuni trend digitali che prevedo possano rafforzarsi nel corso dei prossimi mesi: prendeteli per quello che sono, ovvero un tentativo spannometrico di comprendere la naturale meta di molte tendenze attualmente in corso.

1° Trend - La televisione diviene 2.0
La televisione è stata data per spacciata diverse volte nel corso degli ultimi anni, eppure proprio come avviene per la radio e per altri media non potrà mai essere sostituita da internet. E' da notare, ad esempio, come la TV possa rappresentare ancora oggi un notevole strumento di aggregazione sociale; si pensi ad esempio alle casalinghe oppure ai bambini ed agli adolescenti che passano insieme molte ore del proprio tempo libero davanti allo schermo televisivo. In questo senso, è paradossale come la televisione possa essere molto più sociale di alcuni social network considerati cool e probabilmente sovrastimati. Nel corso degli ultimi anni lo schermo televisivo ha agito per porre rimedio al proprio più grande difetto, la monodirezionalità delle trasmissioni e la mancanza di un reale sistema di feedback, attraverso la moltiplicazione dei canali e la tematizzazione delle trasmissioni.
Date queste premesse, un progressivo abbandono della televisione come strumento d'intrattenimento ed (in parte minore) d'informazione nel 2011 non può certamente rappresentare un punto sostenibile. La crescita delle dimensioni delle televisioni possedute nei salotti domestici è una chiara metafora dell'importanza che questa ancora possiede all'interno dello standard package familiare. Piuttosto, è ipotizzabile nel corso del nuovo anno una maggiore integrazione della TV con nuove forme di distribuzione dei contenuti. Si pensi ad esempio all'apple TV ed alle innovative forme di noleggio ed acquisto dei contenuti via streaming. Anche Google non resterà a guardare, risolvendo le resistenze ed i problemi incontrati nello scorso anno per la realizzazione di una Google TV, ed offrendo pertanto la possibilità di visualizzare grazie a televisioni di nuova generazione i contenuti video dei siti partecipativi come Youtube.
La vera sfida si giocherà, a parer mio, su quest'ultimo punto: permettere alle persone di fruire con facilità dei tanti contenuti gratuiti presenti in streaming su internet potrà portare a grandi cambiamenti nelle modalità di utilizzo della televisione domestica. Questo è esattamente ciò che potrebbe succedere nel corso del 2011.

2° Trend - La crescita a due facce del mercato degli ebook e dell'editoria digitale
L'editoria italiana è stata letteralmente scossa nel corso del 2010 dal nuovo fenomeno degli ebook. Nel 2011 ogni casa editrice avrà compreso che il mercato degli ebook diviene fondamentale per proteggere i propri fatturati e garantirsi la sostenibilità negli anni a venire. Al contempo, le stesse continueranno ad avere degli atteggiamenti di forte ambivalenza sul tema, perché viste le peculiarità del mercato italiano i ritorni delle vendite digitali non sono ancora in grado di sostituire le mancate vendite del cartaceo dovute alla crisi del settore.
Il mercato degli ebook proseguirà pertanto il proprio trend di crescita, anche se questo risulterà più contenuto e debole rispetto ai mercati digitali stranieri. Se da un lato nessuna casa editrice potrà esimersi dal prevedere una propria collana digitale, dall'altro saranno possibili misure di boicottaggio volte a limitare il processo di distribuzione. Si pensi ad esempio all'adozione di complicati sistemi di protezione e  DRM, facilmente bypassabili da chi desidera utilizzare illegalmente il file, ma troppo complicati e differenti per adozione tra le varie case editrici per rendere l'esperienza di acquisto e lettura affrontabile dall'acquirente medio.
Tutto questo fa pensare che nel corso del prossimo anno il divario tra l'editoria digitale estera e quella italiana è destinato ad aumentare notevolmente, rendendo il nostro settore scarsamente competitivo sulla base di possibili investimenti.

3° Trend - Il ritorno degli esperti
La grande crescita del web italiano iniziata a partire dal 2000 e proseguita sino al 2010 ha portato il mercato in una nuova fase di maturità. Oggi si conta che siano oltre 32 milioni le persone collegate ad internet in Italia: questo significa che molte delle nicchie tematiche più piccole sono state ormai coperte o sono comunque vicine alla saturazione.
Allo stesso tempo, la progressiva riduzione dei costi di stoccaggio delle informazioni ha portato ad un surplus di offerta dei contenuti (la famosa coda lunga di Chris Anderson), offrendo solo dei vantaggi di tipo quantitativo ma penalizzando al contempo quelli qualitativi.
Il risultato è che la maggior parte delle persone sperimenta oggi la fruizione di un surplus di contenuti, sulla quale anche i migliori motori di ricerca non sembrano più poter intervenire con dei filtri adeguati. Questi presupposti evidenziano un trend in crescita per il settore degli esperti e dei consulenti digitali, che avranno il compito di selezionare grazie alle proprie competenze le informazioni più utili per l'utenza, offrendo un importante valore aggiunto rispetto ai precedenti metodi automatici: il fattore umano. Unitamente a questo trend deve essere tenuta in considerazione la possibile crescita di social network e portali nei quali la vendita di esperienza assume un ruolo principe (si pensi ad esempio all'emergere fulmineo di Quora, un social network basato sull'esperienza dei partecipanti letteralmente sconosciuto in Italia sino agli ultimi mesi del 2010).

4° Trend - La rivincita dei bisogni culturali e la nuova relazione con i clienti
Il 2010 è stato l'anno dell'affermazione dei servizi culturali ritagliati su misura per le persone. Le organizzazioni culturali hanno potuto conoscere con maggiore dettaglio i propri clienti ma hanno sinora fallito nel compito di instaurare un rapporto ed un dialogo con loro. D'altra parte, gli stessi artisti hanno saputo in molti casi anticipare in modo migliore questo trend, cominciando ad instaurare un rapporto diretto con il proprio pubblico di riferimento e tagliando fuori in alcuni casi le tradizionali agenzie di mediazione culturale. Nel corso del 2011 la riduzione dei budget e dei finanziamenti pubblici alla cultura proseguirà inesorabile ed accelererà questo processo, visto che i fondi privati rimasti disponibili scarseggiano e saranno oggetto di una battaglia competitiva portata all'estremo.
Il 2011 sarà l'anno dei modelli di business culturali non più autoreferenziali e meno dipendenti dagli apporti statali. Le case editrici, le case discografiche ed i grandi protagonisti dell'industria culturale comprenderanno in pieno il vantaggio d'instaurare una conversazione con i propri clienti, una funzione centrale del loro funzionamento che non si potrà più esaurire attraverso la semplice creazione di una mailing list ma che al contrario passerà per la creazione di profili all'interno dei social network e l'adozione di ogni strumento partecipativo disponibile.
Una vera e propria rivincita dei bisogni dei clienti, ai quali sarà data una rinnovata attenzione ed un peso molto più elevato.

5° Trend - Fruizione ed acquisto mobile dei nuovi contenuti digitali
Se nel campo degli ebook l'Italia sembra aver ceduto il passo, in quello della navigazione e della fruizione di contenuti mobili abbiamo pochi rivali. Nel corso del 2010 si è potuto assistere ad una notevole diffusione di smartphone e telefoni intelligenti, tale da rendere always on milioni di individui.
Nel corso del 2011 questo nuovo mercato di fruitori mobili raggiungerà una maggiore maturità. Le compagnie telefoniche perfezioneranno ulteriormente i sistemi di micropagamenti già strutturati nel 2010, permettendo finalmente a tutti gli utenti di acquistare musica, libri ed applicazioni scaricando il costo del download direttamente sul credito del proprio telefonino. Questo processo potrà costituire un incredibile volano allo sviluppo del mercato digitale mobile, in grado di aumentare di peso ed importanza anche in confronto al mercato digitale della navigazione web via cavo. 

I cinque trend appena esposti non hanno la pretesa di risultare esaustivi ma piuttosto di rappresentare degli utili strumenti interpretativi per comprendere la direzione che prenderà il mercato digitale nel corso del 2011. Se pensate di avere informazioni utili ad integrazione dei contenuti esposti in questo articolo, potete lasciare i vostri suggerimenti tra i commenti; valuterò caso per caso eventuali aggiunte all'articolo.

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