Self Publishing: vi dico cosa ne penso nella mia intervista

Riporto sul blog l'intervista che mi è stata fatta da Chiara Abrardi per il Festival del Self Publishing, invitandovi a visitare e supportare il Blog di Progetto Materia (trovate il link in fondo alla pagina).

Marketingeditoriale.com ospita una sezione dedicata alla nuova frontiera dell’editoria digitale, il print on demand. Quali sono i vantaggi per un autore esordiente che sceglie l’autopubblicazione in formato digitale?


Per prima cosa, vi ringrazio per la vostra accoglienza. Venendo alla domanda, scegliere la via dell'autopubblicazione digitale porta sicuramente a molteplici vantaggi, anche se (è bene sottolinearlo fin d'ora) non si tratta necessariamente della via più semplice. In generale possiamo dire che la distribuzione digitale aiuta l'autore a superare le classiche barriere dell'editoria tradizionale, che è portata a concentrare i propri sforzi su quei titoli e quegli autori in grado di garantire dei ritorni economici più stabili e sicuri, a scapito degli emergenti. Attraverso la pubblicazione digitale si annullano i costi di autopubblicazione, si abbassano i costi di vendita delle copie e si semplificano enormemente le problematiche di distribuzione, garantendosi un'audience potenziale di lettori superiore a quella che si otterrebbe normalmente con lo stampato.

La pubblicazione su richiesta è nata come fenomeno marginale, ma progressivamente anche i grandi gruppi editoriali hanno cominciato ad interessarsene, aprendo siti specializzati in tale ambito. Questo avvicinamento è dovuto soltanto ai notevoli risparmi che il print on demand può garantire agli editori o anche alla necessità di assecondare un fenomeno che sarebbe dilagato comunque, grazie alla spinta propulsiva del world wide web?


Alla base della questione c'è la forte motivazione di molti italiani nello scrivere e nel pubblicare il proprio piccolo capolavoro. In questo senso, internet è solo un mezzo in grado di semplificare le cose. E' il modo in cui i nuovi autori emergenti stanno utilizzando internet a minare il tradizionale paradigma alla base dell'editoria classica.
Il semplice fatto che oggi un autore possa distribuire sul web il proprio libro raccogliendo un'audience potenziale vastissima sta letteralmente cambiando le logiche della produzione e distribuzione editoriale. Gli editori dovranno necessariamente tenerne conto, perché la loro opera risulta ancora fondamentale ma necessità di una nuova flessibilità e di nuove competenze.

Un’alternativa alla pubblicazione su richiesta nella tradizionale forma cartacea è la pubblicazione di un e-book. Attualmente molti ritengono che il fenomeno dei libri elettronici sia destinato a rimanere marginale ancora per anni in Italia. Lei che cosa ne pensa? 


Il fenomeno degli e-book è strettamente legato, a mio parere, alla diffusione di hardware in grado di facilitarne la fruizione. Nel momento attuale vi sono pochissimi esempi di e-book reader in grado di essere utilizzati con semplicità ed immediatezza dal lettore medio italiano. Leggere un ebook per molti italiani significa ancora sfogliare le pagine di un file sullo schermo del proprio PC; non si tratta esattamente di un'esperienza di lettura esaltante.
Al contrario, credo che la tecnologia favorirà presto il diffondersi di nuovi dispositivi, in grado di avvicinare la qualità della lettura a quella della carta tradizionale e di liberarci al contempo dai vincoli di spazio e peso del cartaceo. A quel punto vi saranno le condizioni per far emergere l'ebook dall'ambito elitario in cui è purtroppo ancora rilegato (soprattutto in Italia).


E’ opinione comune che gli e-book possano avere un loro mercato nei settori della saggistica e della manualistica, ma non in quelli della narrativa e delle letteratura d’intrattenimento. Lei concorda?


Credo che la questione venga spesso affrontata in modo troppo dicotomico. Se osserviamo quello che succede in mercati editoriali tecnologicamente più avanzati, come quello americano o giapponese, salta subito all'occhio la grande diffusione degli book anche in settori come la narrativa e la letteratura.
Qui in Italia (ma anche in Europa) siamo ancora piuttosto statici, soprattutto dal già citato punto di vista dell'hardware, pertanto la fruizione dell'ebook è in grado di offrire il meglio in settori come la manualistica o la saggistica, dove il libro digitale può essere fruito con una certa comodità anche sullo schermo del proprio computer. 
Con il tempo il punto d'incontro tra queste due logiche tenderà ad avvicinarsi sempre maggiormente, sino a coincidere.



Quando un autore sceglie di autopubblicare il proprio libro, sia con la stampa digitale che in formato elettronico,  si trova poi ad affrontare il problema di come promuoverlo. Sicuramente distribuirlo nelle librerie della propria città o pubblicizzarlo attraverso il proprio sito web non è sufficiente. Lei è autore dell’e-book Mollo tutto e scrivo un libro! Come promuovere il proprio libro online. Quali sono i principali consigli che dà agli scrittori indipendenti?

Ovviamente è difficile condensare in una risposta lo studio e le strategie che devono essere messe in pratica per ottenere riscontri dalla propria pubblicazione. La cosa più importante è non improvvisare e non farsi trovare impreparati su questo punto: l'autore che desidera ottenere un riscontro di visibilità deve avere un piano di comunicazione editoriale per il proprio libro e fare quotidianamente delle semplici azioni di comunicazione in grado di portarlo al risultato desiderato.
La mia pubblicazione è la prima pubblicata sull'argomento in Italia, e dal 2006 ricevo costantemente feedback di autori che hanno fatto la differenza nel proprio self-marketing. Il punto di partenza è sempre lo stesso: la maggior parte di loro pensava inizialmente che il lavoro di scrittore terminasse con la stesura dell'ultima pagina del libro. E' proprio lì che inizia, al contrario, la parte più importante perché anche il migliore dei capolavori necessità di un'audience per potersi affermare come tale.


Uno dei capitoli del libro si intitola Prima di iniziare analizza le tue capacità di marketing. Da sempre, però, la figura dell’autore, così come quella dell’artista o creativo, è notoriamente priva del senso pratico che vanta invece un mago delle vendite. Con il web 2.0 stiamo assistendo alla fusione di questi due ruoli antitetici? Per questo lei fa spesso riferimento alla nascita del marketing culturale? Si può dunque diventare imprenditori della propria scrittura?


L'argomento è piuttosto complesso, ed anche in questo campo noto una forte tendenza di molti ad una deriva dicotomica e talvolta estrema. Da un lato c'è chi afferma la necessità di un background di marketing per poter dare visibilità alla propria opera. Dall'altro c'è chi pone la figura dello scrittore e dell'artista al di sopra di ogni logica commerciale, in un ambito relegato esclusivamente alla creatività, alla genialità ed alla fantasia.
Secondo me il tutto deve ricondursi alle motivazioni ed alle necessità di ogni singolo individuo. Anche lo scrittore deve mangiare tre volte al giorno, pertanto se desidera concentrarsi esclusivamente su ciò che gli piace fare deve necessariamente trovare il modo per avere un riscontro economico dalla propria attività di scrittura. Oggi esiste una via diversa a quella della pubblicazione tradizionale (per molti preclusa), in grado di dare le stesse soddisfazioni dal punto di vista dei riscontri materiali: si tratta semplicemente di scegliere in modo sartoriale l'ambito che si ritaglia meglio sulla propria attività di scrittura.


Uno dei consigli del suo manuale è Come creare un mondo al quale le persone desiderino partecipare. Creare un intero mondo che ruoti intorno al proprio libro può essere una sfida affascinante, ma va ben oltre le competenze di uno scrittore, o sbaglio? In questo caso, quanto sono utili gli strumenti messi a disposizione dal word wide web?


Dipende dallo stile di scrittura e dalla creatività dello scrittore. Nel corso della mia attività ho avuto modo di conoscere degli scrittori in grado di creare un vero e proprio mondo attorno al proprio libro. E' il caso, ad esempio, di David Spezia con il libro Progetto IO, di cui trova ampio riscontro con articoli ed interviste all'interno di Marketingeditoriale.com


Viviamo in un modo glocalizzato. Possiamo promuovere la medesima pubblicazione nella libreria sotto casa nostra, che dedica uno spazio agli autori locali, così come su motori di ricerca e social network diffusi a livello globale. Quanto gioca a favore di un autore indipendente questo scenario?


Con la glo-calizzazione in un brevissimo arco di tempo si è aperto agli autori indipendenti un vastissimo ventaglio di possibilità che sino a ieri erano semplicemente impensabili. So che molti autori hanno delle resistenze verso questo genere di cose, soprattutto in relazione alla classica figura dello scrittore solitario e dell'editore tradizionale. Personalmente credo sia inutile tentare di combattere contro l'evoluzione delle cose: si tratta piuttosto di comprendere come trasformarle in opportunità per la propria carriera. Le possibilità ci sono e sono molto concrete.

Si può parlare di marketing virale come strategia per la promozione del proprio libro?


Certamente, il marketing virale rientra tra le strategie di promozione digitale che suggerisco all'interno del mio manuale dedicato agli scrittori indipendenti. Non è necessariamente tra le prime azioni di comunicazione che consiglierei d'intraprendere, ma può portare a grandi soddisfazioni quando le conoscenze tecniche si uniscono alla creatività e ad un pizzico di fortuna.

Due capitoli del suo manuale sono dedicati a Come diversificare il vostro prodotto e Come differenziare il vostro libro dalla massa. Diamo per scontata l’originalità dell’opera… Come può un autore sconosciuto, non supportato dalla macchina da guerra pubblicitaria di una grande casa editrice, far notare il proprio libro in mezzo a una marea di altri libri?


Ogni libro ben scritto presenta degli spunti interessanti per potersi differenziare dalla massa ed attirare l'attenzione delle persone. Ovviamente non esiste una strada semplice e standardizzata per arrivare a tutto ciò, ma sono convinto che gli scrittori (avendo le giuste basi di marketing) siano già dotati della creatività necessaria per trovare degli spunti promozionali non convenzionali, originali e a volte addirittura sorprendenti. 

Lei è anche autore dell’e-book Promuovere il proprio libro con Scribd. Può spiegarci brevemente come funziona questo social network e come può essere sfruttato da un autore che cerca di far conoscere il proprio libro?


Scribd è un social network basato sulla condivisione di documenti e testi, pertanto può rivelarsi molto utile per tutti gli autori emergenti che desiderano far notare la propria opera. Su scribd è possibile condividere un'anteprima del proprio libro, farla leggere da persone potenzialmente interessate all'argomento trattato e ricevere feedback, commenti e riscontri sulla propria attività di scrittura.
Per semplificare ulteriormente, Scrivd funziona per molti aspetti in modo molto simile a Youtube; dovete semplicemente sostituire i video con dei documenti di testo, ed avrete un'idea molto chiara del suo funzionamento.


Marletingeditoriale.com sta supportando la nostra iniziativa, il Primo Festival del Self Publishing. Quanto ritiene utile al mondo dell’editoria on demand fornire un’occasione d’incontro diretto fra autori, addetti ai lavori e pubblico? 


Il Festival del Self Publishing è un'iniziativa che in molti aspettavano, perché gli autori vorrebbero concretizzare la propria attività attraverso l'autopubblicazione ma faticano a trovare le migliori vie per raggiungere l'obiettivo. In questo senso, credo che questo Festival potrebbe essere un grande "facilitatore" per tutte le figure coinvolte, tanto per gli autori quanto per gli addetti ai lavori ed al pubblico di riferimento.

A cura di Chiara Abrardi

1 commento:

Matthew ha detto...

Intervista davvero interessante. Per quanto il self-publishing sia ancora agli albori nel nostro Paese, credo stia già creando non poche difficoltà alla media-piccola-piccolissima editoria (soprattutto quella a pagamento).


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