Pay per Click: crescono i volumi ma diminuisce l'efficacia

Per chi si occupa di marketing culturale online (e non solo) il Pay Per Click è sicuramente uno dei primi strumenti promozionali ai quali rivolgersi. I vantaggi sono oramai ben noti: riduzione dei costi pubblicitari, possibilità d'impiegare anche budget estremamente ridotti o limitati e facilità di gestione della campagna pubblicitaria rispetto ai tradizionali media.
Soprattutto per la figura di un artista, di un musicista o di uno scrittore indipendente, il pay per clic può rivelarsi come un sostegno straordinario al proprio progetto di comunicazione artistico, perché l'audience alla quale permette di rivolgersi è quanto mai vasta ed al contempo precisa.
Ma nonostante il gran parlare della tenuta pubblicitaria di internet durante la crisi, la realtà è che strumenti come Google Adwords o Yahoo Search Marketing stanno sì crescendo a livello quantitativo, ma diminuendo per quanto riguarda l'efficacia di conversione alle vendite. 
Questo non significa che questi strumenti vadano accantonati o dismessi, ma al contrario che viene richiesta ai loro utilizzatori una maggiore consapevolezza delle strategie promozionali impiegate. Molti artisti indipendenti (ma lo stesso vale anche per i lavoratori autonomi o gl'imprenditori nelle PMI) pensano che basti avere dei budget abbastanza consistenti per risolvere qualsiasi problematica di tipo pubblicitaria: la storia economica dei nostri giorni c'insegna che le cose stanno diversamente.
Quando si tratta di promuovere la propria carriera, è sempre importante mantenere un forte focus sulla qualità della nostra comunicazione artistica: in questo senso affermo spesso che la miglior spesa che si possa fare è nell'impiego di tutte le ore che sono effettivamente necessarie per creare e gestire la propria reputazione online.
Il Pay Per Click può essere uno dei pilastri su cui costruire le fondamenta di un'attività artistica o  editoriale proficua, ma solo a patto di conoscerne bene i meccanismi e quindi di sapere come abbassare drasticamente i costi di funzionamento. Per chi assume questo atteggiamento di base verso le sfide della professione, la crisi non si rivela tanto un problema quanto un'incredibile opportunità per abbassare i costi di funzionamento della propria attività promozionale online.

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