Anche gli artisti piangono...

"Il 68% degli artisti non riesce a vivere solo del proprio mestiere, il 75% ha un rapporto conflittuale con i galleristi, l'86% ritiene che l'arte contemporanea debba essere sostenuta sia dallo Stato sia dalle aziende private".
Inizia con queste parole un interessante articolo proposto da Affaritaliani.it dedicato al mondo dell'arte ed al relativo  mercato.
Certo è che se da un lato la crisi si affaccia anche verso i beni artistici (considerati in periodi di recessione come beni rifugio), d'altra parte si può osservare un mercato dell'arte per molti aspetti ancora slegato dalle opportunità di visibilità e business che offre il web.
Altro fattore degno di rilevanza è il deterioramento dei rapporti tra artisti e galleristi, anch'essi arrivati alla resa dei conti finale come musicisti con case discografiche ed autori con case editrici e sistemi POD. 
Se molti artisti ritengono che il mercato dell'arte in Italia sia in crisi, allora forse si tratta del momento buono per creare la propria galleria espositiva sul web, a valorizzare tramite internet il proprio lavoro, ad espandere le proprie possibilità di guadagno contribuendo così a slegarsi da una logica che spesso non riesce a superare i confini nazionali per arrivare là dove l'arte italiana è davvero apprezzata, non solo culturalmente ma anche economicamente.

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