Anche gli artisti piangono… (2)

E’ di questi giorni la notizia dell’asta flop battuta da Christie’s (trovate qui la fonte della notizia). Vendute solo il 56% delle opere d’importanti artisti impressionisti, un vero e proprio cruccio se si riflette sul fatto che l’arte agisce da bene rifugio durante i periodi di crisi, un po’ come succede per l’oro.

E non va meglio neanche per Sotherby’s, che ritira in modo improvviso un Arlecchino di Ricasso valutato 30 milioni di dollari (circa 34 milioni di euro), certo una cifra non indifferente visto l’attuale momento di passione per il mercato dell’arte.

Sembrano aumentare quindi i timori per l’andamento dell’intero settore legato all’arte, che potrebbe lasciare letteralmente migliaia di artisti indipendenti in gravi difficoltà finanziarie, visto che nemmeno le opere di figure ormai storicamente affermate riescono a trovare facilmente un acquirente.

Si tratta di una nuova sfida per il marketing culturale in generale e per il marketing artistico nello specifico, che deve ora trovare la forza per proporre nuove strategie e soluzioni, magari cominciando a sfruttare quei canali a basso impatto di costo ma alto potenziale virale disponibili sul web.

Che sia la volta buona per dare all’arte il peso che si merita sul web? Purtroppo lo scopriremo solo con il tempo...

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